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PARTNERSHIP
COLLABORAZIONE CON CAI LIGURIA

La principale collaborazione regionale è quella con il Cai Liguria, in particolare con il settore Alpinismo Giovanile. Ecco gli step più importanti.

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NOVEMBRE 2015 > SOTTOSCRIZIONE DELL'ACCORDO DI COLLABORAZIONE REGIONALE

 

Il 2 novembre 2015 è stato sottoscritto dal CReg Liguria - con delega del Presidente Nazionale - l'accordo di collaborazione con Cai Liguria, approvato dal Consiglio regionale del Cai e dai Comitati delle tre Sezioni Cngei di Arenzano, Genova e La Spezia. L'accordo aveva lo scopo di rendere operativo il protocollo d'intesa intitolato “Insieme ai giovani per crescere in montagna”, siglato a livello nazionale tra le due associazioni nel maggio 2009.

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Leggi qui il testo integrale dell'accordo di collaborazione

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In breve, il Cngei intendeva perseguire i seguenti obiettivi:

  1. formazione degli adulti su specifiche tematiche legate alla frequentazione dell'ambiente montano;

  2. ideazione e realizzazione di attività specifiche di avvicinamento e conoscenza della montagna per i bambini/ragazzi delle tre Branche corrispondenti alle fasce d'età;

  3. possibilità di utilizzo delle rispettive strutture di accoglienza (rifugi/case scout) a condizioni agevolate da concordarsi caso per caso con i livelli territoriali proprietari delle strutture, sia per attività proprie, sia per attività organizzate insieme al Cai.      

Il Cai intendeva perseguire i seguenti obiettivi:

  1. integrare la formazione dei propri Accompagnatori di Alpinismo Giovanile su aspetti ludico-pedagogici, usufruendo dell'esperienza e della competenza dei soci adulti delle Sezioni liguri del Cngei;

  2. organizzare attività comuni il cui protagonista sia il giovane, sfruttando la montagna quale palestra di crescita;

  3. divulgare nelle rispettive associazioni i risultati ottenuti attraverso una o più pubblicazioni e/o convegni specifici.

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Sono stati quindi individuati gli obiettivi da sviluppare nel corso del triennio 2015-2018, dando priorità a quelli relativi alla formazione degli adulti.  Sono state rinviate al triennio successivo sia le attività di avvicinamento alla montagna rivolte ai soci giovani delle due associazioni, sia l'utilizzo delle rispettive strutture di accoglienza a condizioni agevolate, dal momento che l'unica proprietà che il Cngei avrebbe potuto mettere a disposizione - la casa di caccia di Sori - era in fase di ristrutturazione.

 

ANNO SCOUT 2015-2016 > ATTIVITÀ PRELIMINARI DI DIVULGAZIONE E DI SCAMBIO

 

Durante l'anno sono state svolte le seguenti attività: diffusione dell'accordo presso le Sezioni Cngei e le Sezioni Cai sul territorio regionale, scambio di materiali di carattere educativo e formativo, invito reciproco ad iniziative di comune interesse, realizzazione di attività congiunte a livello locale (Arenzano, Genova e La Spezia), per lo più dedicate alla manutenzione del territorio. 

 

ANNI SCOUT 2016-2017 / 2017-2018 > INTEGRAZIONE DELLA FORMAZIONE DEGLI AAG

 

Ottobre 2016 CReg e IR L hanno presentato all'annuale Congresso interregionale L-P-V (Liguria-Piemonte-Val d'Aosta) di Alpinismo Giovanile la proposta elaborata dalla Consulta: una breve esperienza di inserimento degli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile (AAG) in una staff di Unità, da sviluppare nell'arco di un mese, attraverso un incontro preliminare tra adulti e due attività con i ragazzi. È stata scelta questa modalità perché, secondo la Consulta, un periodo di affiancamento a una staff di Capi educatori avrebbe permesso agli AAG di sperimentare in modo diretto e concreto alcuni aspetti essenziali del metodo educativo scout, in particolare quegli aspetti in grado di trovare applicazione anche nel contesto dell'Alpinismo Giovanile: ad esempio il gioco e l'imparare facendo, ma soprattutto quelle attività che sviluppano competenze utili al raggiungimento dell'autonomia personale (come le capacità progettuali, le capacità operative, la partecipazione attiva ai gruppi di appartenenza). La proposta ha suscitato reazioni positive tra gli AAG presenti al Convegno - non solo liguri, ma anche piemontesi - ed è stata inoltrata, per l'approvazione ufficiale, alla Commissione L-P-V di Alpinismo Giovanile.

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Aprile 2017 La nostra proposta è stata esaminata e approvata in linea di massima.

 

Maggio 2017 Il CReg ha incontrato due membri della Commissione interregionale (la Presidente Emilia Graffigna e la Referente per i rapporti con le associazioni scout, Valentina Vinci) per approfondire i dettagli della proposta, adattarla alle esigenze espresse dal Cai e impostare la tempistica. A causa del ritardo nell'approvazione, si è deciso che il progetto sarebbe stato sviluppato nel corso del successivo anno scout 2017-2018. Su richiesta del Cai, interessato a lavorare sulla fascia di età 12-16 anni, si è stabilito che il progetto avrebbe coinvolto solo la Branca Esploratori e avrebbe quindi accolto un numero massimo di 14 AAG (2 per ognuno dei 7 Reparti della Regione). Da notare che in Liguria l'Alpinismo Giovanile è presente presso le Sezioni di Spezia, Rapallo, Genova, Savona e Sanremo, per un totale di circa 150 AAG. L'obiettivo primario del progetto è rimasto inalterato, con l'unica variante di prestare particolare attenzione ad alcuni strumenti specifici della Branca Esploratori - in particolare, il sistema di Pattuglia - che si dimostrano in grado di rispondere efficacemente a quella ricerca di maggiori spazi di autonomia tipica dell'età adolescenziale.

 

Ottobre 2017 Il progetto è stato rilanciato al Congresso interregionale di Alpinismo Giovanile e sono state aperte le iscrizioni degli AAG liguri, con scadenza il 10 gennaio 2018.

 

Gennaio 2018 Contrariamente alle aspettative, le adesioni sono state scarse: quattro persone, tutte della Sottosezione di Bolzaneto. Ci siamo chiesti se fosse opportuno procedere con un numero così esiguo di partecipanti, ma abbiamo deciso di realizzare comunque il progetto, in via “sperimentale”, e di inserire gli AAG in due Reparti della Regione (Genova 4 e Arenzano). Da sottolineare che uno dei quattro AAG coinvolti era proprio Valentina Vinci, che ha deciso di partecipare in prima persona per testimoniare la propria fiducia nel progetto.

 

Aprile 2018 Il progetto è finalmente decollato, con un incontro preliminare tra CReg, IR E, staff dei Reparti e AAG (per conoscersi, illustrare i principali strumenti del metodo scout, definire a grandi linee il percorso di attività da svolgere con i ragazzi) e due riunioni tra staff dei singoli Reparti e AAG (per organizzare nel dettaglio le varie attività).

 

Maggio 2018 Gli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile aderenti al progetto hanno partecipato ad alcune attività del Reparto “Giano” del Gruppo Genova 4 e del Reparto “Sherwood” del Gruppo di Arenzano.​ In particolare:

  • Reparto Arenzano > In uscita, gara di cucina tra Pattuglie. Nella riunione precedente, lancio dell'attività da parte dei Capi (con coinvolgimento degli AAG come “giudici” di gara) e organizzazione a carico delle Pattuglie, che hanno scelto il menù e preparato il materiale.

  • Reparto Genova 4 > In uscita, itinerario su sentiero preparato e guidato - come prova di specialità - da tre esploratrici. Inoltre, un momento di riflessione e discussione di Pattuglia sulle prospettive di cambiamento nel Cngei, previsto dall'attività nazionale di Branca E per tutti i Reparti che parteciperanno al campo nazionale 2018. Come valore aggiunto, i due AAG hanno insegnato ai ragazzi l'uso del paranco per tirare su una persona scivolata in una scarpata.

In entrambi i Reparti sono stati utilizzati i seguenti strumenti del metodo, tutti funzionali al percorso scout di maturazione personale e conquista dell'autonomia: imparare facendo, aria aperta, tecniche, vita di Reparto, progressione personale, sistema di Pattuglia (vita di Ptg, materiale di Ptg, Posti d'azione, sana competitività tra Ptg).

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Giugno 2018 Dalla riunione di verifica è emerso un bilancio positivo di questo "progetto pilota": per tutti, una preziosa opportunità per conoscere una realtà associativa diversa dalla propria ma accomunata dalla stessa passione educativa, per gli Accompagnatori Cai di Alpinismo Giovanile un'occasione per portare a casa diversi spunti interessanti su cui riflettere e, in qualche caso, da riportare nelle attività. Probabilmente non sarà possibile applicare al contesto Cai gli strumenti veri e propri del metodo di Branca E, ma l'esperienza vissuta potrebbe contribuire a dare maggiore impulso allo sviluppo dell'autonomia personale e del senso di responsabilità. 

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